sabato 24 novembre 2012

Un'alternativa alla photinia


Dopo le immagini gioiose di scoiattoli ora è il momento di descrivere una pianta poco appariscente, ma che può interessare chi ama il giardinaggio o chi ha bisogno di idee su cosa coltivare nel proprio giardino.
   
Se non siete tra i fans della photinia red robin, pianta da siepe molto decorativa ma molto inflazionata nell'ultimo decennio, (ce l'ho anch'io) vorrei suggerire una valida alternativa.
Si tratta di un arbusto di dimensioni medio-grandi chiamato eleagnus.
 

Ne esistono varietà sempreverdi e a foglia caduca ma quello di cui ho esperienza diretta è la varietà sempreverde ebbingei, che vedete qui sopra, avendone una siepe sia nel mio giardino che in quello confinante, di mia mamma.

L’eleagno è una arbusto della famiglia delle Eleagnacee, originaria dell’Asia, dell’Europa e dell’America.

Il portamento di questo tipo di siepe è sicuramente meno ordinato rispetto alla photinia, ma il fogliame è altrettanto interessante per il colore verde brillante dai riflessi argentati e la parte chiara della pagina inferiore.
La pianta adulta raggiunge altezze maggiori ai 3 metri ed ha una crescita piuttosto veloce, quindi ideale quindi per chi vuole formare una schermatura verde o una barriera frangivento in tempi brevi.
 
La caratteristica che amo di questo tipo di siepe è la fioritura autunnale o primaverile secondo la specie, perché
i piccolissimi fiori bianchi che produce da settembre, poco evidenti perché nascosti fra le foglie, sono profumatissimi, tanto da attirare moltissimi insetti impollinatori!


L'inebriante profumo dei fiori inonda la zona circostante fino a metri di distanza.
Io ne rimango stupita ogni volta che percorro il vialetto pedonale di ingresso di casa, lungo il quale si trova l'eleagnus, e il suo aroma dolce mi riempie le narici di bellissime sensazioni.


 

Le foglie sono lanceolate e coriacee con la pagina inferiore chiarissima e quella superiore di colore verde brillante tendente all'argenteo. 
Ai fiori seguono inoltre numerose bacche commestibili dalla forma simile alle olive con tinte che vanno dal rosso al viola anch'esse decorative.



Essendo una pianta rustica, è poco esigente, resistente al freddo, al caldo torrido, alla siccità e al clima costiero; è adatto anche al lungo mare resistendo alla salsedine. 
L'esposizione ideale dell’eleagno è il pieno sole, ma può essere coltivata anche in luogo semi-ombreggiato.
 

Come per tutti gli arbusti da siepe, al momento della messa a dimora si deve effettuare una buca di diametro doppio al vaso del vivaio, da riempire con terriccio universale, miscelato possibilmente con torba e sabbia, in modo da favorire il drenaggio ed evitare i marciumi radicali, specialmente se non è posto in pieno sole.
L'elemento da aggiungere sempre al momento della posa di una nuova pianta è lo stallatico pellettato, ottimo concime organico che aiuterà l'arbusto nell'attecchimento e nella crescita.
Si consiglia di distanziare le piantine di circa 80 cm l'una dall'altra.

L'arbusto di eleagnus è particolarmente apprezzato e utilizzato per le siepi, ma può essere coltivato anche in vaso.
Le innaffiature devono essere regolari per le piante giovani o in vaso, mentre gli arbusti messe a dimora da anni resistono anche a periodi più o meno lunghi di siccità, accontentandosi dell’acqua piovana fino a qualche settimana.

 

Pur essendo una pianta rustica, l’eleagno in caso di caldo umido può essere attaccato da parassiti come cocciniglie ed afidi, che non creano danni particolarmente gravi, soprattutto se rimossi appena compaiono.
Per eliminarli consiglio rimedi naturali, come macerati, oli minerali o rimozione manuale, facendo attenzione a non danneggiare l'ambiente.


L'eleagno non necessita di particolari concimazioni, ma somministrando dello stallatico pellettato in autunno o in primavera, la pianta si rafforzerà crescendo più sana.
La moltiplicazione avviene per talea semilegnosa come per la photinia Red Robin e altri sempreverdi da siepe. Per informazioni sulla tecnica di taleaggio clicca qui


La potatura di questo arbusto dalla crescita vigorosa dev'essere effettuata con una certa regolarità almeno due volte l'anno, per evitare che diventi troppo invadente o disordinata.
La tecnica da usare è uguale a quella delle altre siepi sempreverdi, per maggiori chiarimenti leggete: Consigli per la potatura delle siepi

I tipi di eleagno più comuni sono:

Eleagnus ebbingei limelight, ibrido dalle foglie variegate dall'interno giallo.
Elaeagnus multiflora, con fiori bianco-giallo e frutti allungati di color rosso.
Eleagnus pungens, sempreverde con rami spinosi e fiori argentei.
Elaeagnus umbellata, con fiori bianco-crema, foglie decidue e gustose bacche rosse, che possono essere mangiate fresche o utilizzate per la preparazione di marmellate o succhi di frutta.


Credo siano tutte valide alternative ad altri tipi di siepe.
Provare per credere!


6 commenti:

  1. Interessante questa pianta, che non conoscevo.
    Noi abbiamo piantato, per le siepi, il solito alloro (Laurus nobilis), dal momento che le siepi già presenti erano costituite da queste piante o dal famigerato Lauro ceraso, che sebbene molto bello, quando si hanno bambini piccoli è un po' pericoloso (volta ci è costato un bello spavento). Vediamo come procedono le piante di alloro già messe a dimora, nel caso terrò di sicuro presente l'eleagnus! grazie!

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    1. Stavo dimenticando di rispondere al vostro commento...
      A me piace, anche se il suo portamento è un pò selvaggio.
      L'aroma della fioritura ripaga delle potature in più.
      Ciao Filibustieri.

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  2. E' bellissima ed il profumo dei fiori è veramente, oltre che inebriante, piacevole, ampio e duraturo. A casa mia comincia a profumare a Settembre e termina a Novembre (Sardegna)

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  3. ciao, vorrei sapere se è tossico per i gatti... visto che ho un gatto vorrei essere sicura prima di piantarlo! grazie

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  4. L'eleagno è consigliabile per siepi basse (30/40cm)? Ne caso sai consigliarmi qulache specie adatta? Il mio terreno è limoso (piuttosto pesante), esposto a sud, nel sud della campania.
    Grazie

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  5. Vorrei sapere sull' apparato radicale..

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Sarò felice di leggere e replicare quando possibile tutti i vostri commenti!

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